Genitori
Essere Genitori significa anche misurarsi con le regole …
Parlare di regole vuole dire:
1) Relazione
2) Dialogo
3) Comportamento
4) Regole vere e proprie
RELAZIONE vuole dire: stare innanzitutto vicini. Quando sono vicino, stabilisco con l'altro una relazione. Sempre.
La vicinanza è per definizione “accettare di stare nel campo dell'altro e lasciare che lui/lei abbia con me qualcosa in comune”; come ci insegnavano alle elementari quando ci spiegavano gli insiemi che si intersecano.
La relazione bambino genitore nasce quando nasce l'idea di avere il bambino, la mente del genitore allarga il suo campo e fa entrare l'altro che è ancora sconosciuto. Poi diverrà conosciuto e allora si allargheranno le braccia. La relazione è d'ora in poi più tangibile.
Relazione è affetto, dare e ricevere.
Contatto e tocco sono il primo modo non mentale per stare in relazione e far crescere la mente.
Relazione è far sentire all'altro che io ci sono e che lui/lei è importante per me …
DIALOGO è dunque il naturale proseguimento, più maturo per certi versi, della relazione di affetto e di attaccamento …. Se dialogo, se parlo con l'altro esprimo e racconto il mio mondo e gli insegno educandolo secondo le mie scelte … Il dialogo permette di non spaventarsi, di non avere paura, di sapere cosa stiamo facendo.
Dialogo è raccontare le storie, parlare per anticipare “ora facciamo la pappa”, “ora facciamo il bagnetto”, “è ora della nanna” … dialogo non è impartire dei diktat, ma educare a stare bene perché di base c'è ”fidati di me perché questa cosa che ti sto dicendo ti fa bene, ti fa stare meglio” …
Dunque, dialogo come espressione per instaurare una fiducia importante con l'altro.
Dialogare toglie la paura, permette all'altro di comprendere e immaginare.
Dialogare è diverso da spiegare….
COMPORTAMENTO è come mostriamo all'altro le parole che diciamo, che abbiamo detto, si rappresentiamo noi di mostriamo con il nostro comportamento. Il comportamento è dunque direttamente in relazione con l'imitazione che il bambino, spontaneamente mette in atto vivendo nel gruppo famiglia.
Il comportamento più che coerente, per me è importante che sia AUTENTICO. In linea con chi sono io, con le idee che io ho di me e del mondo: dall'essere vegetariano e rispettare dunque gli esseri viventi, al credere in un Dio e vivere secondo quella autenticità, al definirmi una persona allegra e tollerare che ci siano giochi nella stanza o colori sul tappeto … soprattutto averli i colori, tanti colori che rappresentano l'educazione alle emozioni, di nuovo un modo per stare con l'altro e dialogare.
Allora, dopo aver riflettuto su questi punti, arrivano le REGOLE:
le regole sono quel sistema definito che ogni gruppo e individuo deve avere per poter vivere felice … non c'è uomo, nella storia della filosofia o dell'umanità, che sia stato descritto in assenza di regole … l'Anarchia è un sistema alternativo alle regole più borghesi, ma è un sistema di regole … in una grotta ha le sue regole, vivere da eremita ha le sue regole, molte per verità.
Ogni famiglia deve dialogare e definire un gruppo quali regole sono importanti:
mangiare a cena insieme;
andare a messa la domenica;
fare colazione insieme;
lavarsi le mani prima di mangiare;
…. Ognuno le sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue sue... Quali le tue?
Poi si comprende 3, dico tre per dire poche, da far rispettare al bambino, che possarle, INTROIETTARLE, Cioè FARLE SUE perché SENTE DI APPARTENERE AL GRUPPO (alla sua famiglia). E appartenere a un gruppo è estremamente rassicurante e fa sentire sicuro. La sicurezza è dunque quasi l'obiettivo di tutte le sane crescite, ciò che posso dare a un bambino non è la felicità in senso ampio, ma la possibilità di sentirsi sicuro e protetto per poter poi cioè un giorno prendersi cura di sé, da solo , essendone capace.
Questo è il compito del genitore.
Grazie.